domenica 20 settembre 2009

venerdì 18 settembre 2009

Petizione Popolare DOMENICA 20 SETTEMBRE 2009

Domenica 20 settembre continua la petizione popolare del Comitato Salviamo Contrada Gancia. In Piazza San Pietro a Riposto, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, sarà possibile firmare per la realizzazione di un parco a Contrada Gancia a costo zero per l'amministrazione comunale e quindi per esprimere la contrarietà rispetto alla vendita del terreno. Importante la partecipazione per la tutela di un bene pubblico di evidente valore naturalistico.

mercoledì 16 settembre 2009

sabato 12 settembre 2009

PETIZIONE POPOLARE


Domenica 13 settembre dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 18:00 alle 20:00, il Comitato Salviamo Contrada Gancia organizza, in Piazza San Pietro a Riposto, una raccolta firme contro la vendita e per la realizzazione di un parco a Contrada Gancia a costo zero per il Comune. Importante partecipare, visto che l'Amministrazione vuole "fare cassa" e vendere il Bene Pubblico.

venerdì 11 settembre 2009

PETIZIONE POPOLARE

Venerdì 11 settembre 2009 dalle ore 19:00, il Comitato "Salviamo Contrada Gancia" organizza in Piazza San Pietro a Riposto una petizione popolare contro la vendita e per la realizzazione di un parco sub-urbano a Contrada Gancia.

martedì 8 settembre 2009

Perchè, Signor Sindaco?


Perché, Signor Sindaco?



Riassumiamo i fatti:

nel maggio scorso, durante un’assemblea pubblica, abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco di poter presentare un Progetto di Parco sub-urbano attrezzato, da realizzarsi nel terreno di proprietà comunale sito in Contrada Gancia, in alternativa alla vendita dello stesso terreno, come prevede l’attuale orientamento dell’Amministrazione.

Il 7 agosto, nel corso di una Conferenza pubblica molto affollata, è stato presentato il Progetto corredato dal richiesto piano finanziario: il Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali (Ente pubblico), a seguito di convenzione decennale col Comune, infatti, è disponibile a realizzare un parco ex novo e a gestirlo senza alcuna spesa per il Comune che, comunque, continuerebbe a conservare la proprietà del terreno.
Nella stessa occasione sono state indicate le opportunità occupazionali e, soprattutto, le ricadute turistiche di tale realizzazione.

Perchè, Signor Sindaco, non ha dato ancora alcun riscontro alla nostra proposta?

Perché, Signor Sindaco, non ha ancora risposto alla proposta di convenzione dell’Azienda Foreste Demaniali, disponibile a realizzare un parco a costo zero per il Comune, che continuerebbe a rimanere proprietario del terreno?

Perché, Signor Sindaco, l’Amministrazione, con la finalità di prevenire ipotetici incendi ad estate già inoltrata, è intervenuta pesantemente sul terreno in oggetto come mai era stato fatto prima, stravolgendo e distruggendo completamente la macchia mediterranea del terreno di Contrada Gancia, area, ricordiamo, soggetta a vincolo paesaggistico e il cui valore naturalistico è ritenuto dagli esperti unico ed inestimabile?

I CITTADINI ESIGONO DA UN’AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, CHE AGISCE NELL’ESCLUSIVO INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ E NEL PIENO RISPETTO DELLA LEGALITA’, RISPOSTE CHIARE E PUNTUALI NEL CORSO DI UNA PUBBLICA ASSEMBLEA CONVOCATA SU QUESTO TEMA.



Comitato spontaneo
Salviamo Contrada Gancia

giovedì 27 agosto 2009

Intervento di Giuseppe Amata - Sala Comunale Riposto 7 Agosto 2009

Difendiamo Contrada Gancia
Sala Comunale Riposto 7 Agosto 2009

Sintesi dell'intervento di Giuseppe Amata (Università di Catania)

1. Alla base del mio discorso si considerano gli artt. 1 (L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro), 3 (pari dignità sociale tra i cittadini) e 9 (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e artistico della nazione) della Cost. Italiana. Ed anche gli artt. 3 e 23 dei Diritti dell’uomo (Nazioni Unite, 1948).

2. Il XX secolo è stato caratterizzato dalla rivoluzione scientifica, dalla rivoluzione tecnica e dalla rivoluzione sociale. Queste rivoluzioni debbono camminare più o meno con lo stesso ritmo. Soprattutto la rivoluzione sociale non può stare indietro rispetto alle altre due o ancor peggio essere bloccata per far avanzare ciecamente soprattutto la rivoluzione tecnologica, che è altra cosa rispetto alla rivoluzione tecnica e fa gli interessi non dell’uomo, nella sua millenaria lotta d’emancipazione dalla fatica del lavoro, ma assoggetta l’uomo, così come le risorse naturali allo sfruttamento del modo capitalistico di produzione. La rivoluzione sociale, che controlla l’avanzamento degli ordinamenti economici e sociali, deve stare alla testa per spronare sia rivoluzione scientifica ai fini dell’avanzamento degli interessi generali della comunità mondiale e della pace e sia la rivoluzione tecnica per emancipare il lavoro dalla dura fatica quotidiana e condividerne i benefici e non certo per moltiplicare la perdita dei posti di lavoro. La persona umana nel lavoro acquista la sua dignità, con il lavoro realizza il primo dei diritti umani universali. Eppure negli ultimi decenni è stata violentemente imposta una nuova filosofia che disprezza il lavoratore e la sua dignità personale all’insegna della flessibilità e della mobilità, del lavoro interinale e dei contratti di formazione cioè a dire all’insegna della spada di Damocle del licenziamento per chi lavora e della sottoccupazione e del basso salario per i giovani che entrano nel mercato del lavoro.


3. Richiamo queste considerazioni perché sono funzionali al seguito del mio discorso. Infatti da queste tre rivoluzioni sono scaturiti nuovi bisogni sociali ed una nuova forma di valore per soddisfare questi bisogni, il valore sociale, relegato e tenuto ai margini da molti governanti dei diversi paesi del mondo, perché si ritiene preminente il valore di scambio (dominante nel capitalismo), il quale a suo volta da diversi secoli ha soppiantato il valore d’uso. I nuovi bisogni alla salute, all’istruzione, all’informazione, al trasporto, alla fruizione del patrimonio archeologico, architettonico, artistico e paesaggistico non si possono soddisfare con i valori di scambio, ma con il valore sociale e quindi richiedono l’intervento dello Stato per la salvaguardia dei beni pubblici (ad esempio i beni demaniali come i litorali e quelli patrimoniali come Contrada Gancia) e dei beni comuni come l’acqua. Ed invece negli ultimi trent’anni la politica delle privatizzazioni ha aggravato le condizioni di vita delle masse e contribuito ad accentuare la crisi economica che stiamo vivendo.

4. I Parchi sono dei valori sociali, sono dei beni comuni come l’acqua, frutto dell’attività della natura ed anche del lavoro umano, che hanno trasformato nel corso delle centinaia di ere geologiche e della millenaria civilizzazione il paesaggio. Far diventare un parco od una riserva naturale (che dir si voglia) Contrada Gancia significa inserire questo territorio nelle diverse finalità istituzionale dei parchi.

5. Su Contrada Gancia bisogna ragionare in termini di area metropolitana. I territori comunali di Riposto, Giarre, Mascali, ed anche quelli di Sant’Alfio e di Fiumefreddo rappresentano una piccola e prosperosa area metropolitana di circa centomila abitanti che si completa e si integra nella sua attività produttiva (agricoltura, pesca, trasporti, commercio, turismo) imperniata sullo sviluppo che dovrà avere il porto di Riposto, il quale non deve essere soltanto l’approdo per pochi yacht appartenenti a ricchi personaggi della finanza e dello spettacolo che non arrecano grande contributo allo sviluppo turistico, ma deve permettere la crescita del movimento delle persone e delle merci.

6. Gli itinerari turistici che si dirameranno dal porto di Riposto devono permettere la fruizione dei luoghi per raccogliere il messaggio della memoria rappresentato sia dall’evoluzione della natura racchiusa nelle immagini del paesaggio e sia dalla storia economica e sociale del territorio. Un turismo culturale, quindi, e non un mordi e fuggi dei proprietari degli yacht, che si vivacizza continuamente perché il paesaggio geografico è sempre in trasformazione, almeno nelle parti di esso interessate dalle continue eruzioni dell'Etna (l'unico vulcano attivo d'Europa!), ed i visitatori, infatti, spesso ripetono le loro visite e pertanto dovranno essere attratti dagli operatori turistici con sempre nuovi itinerari che associno la fruizione del paesaggio con la degustazione dei prodotti tipici dei luoghi (quelli originali e non quelli contraffatti), nel contesto dei momenti folcloristici specifici dei luoghi variegati dell’Etna e dei Nebrodi.

domenica 23 agosto 2009

Perché siamo contrari alla cementificazione di Contrada Gancia

Perché siamo contrari alla cementificazione di Contrada Gancia

Eccoci qua, di nuovo in prima linea per la difesa del nostro territorio e della nostra costa. La questione attuale è di grande importanza, perché a rischio è una delle zone più belle rimaste:

la costa a ridosso del Chiancone di Praiola.

Zona unica per le sue caratteristiche geologiche e paesaggistiche, una falesia, che si staglia nettamente con i suoi 25 metri di altezza a ridosso della battigia. Quello che colpisce noi ma anche tutte le persone che come noi sono amanti dei luoghi naturali, è la straordinaria bellezza paesaggistica di questo tratto di costa.

Una terrazza sul mare con una vista centralissima del nostro vulcano.

Un terreno, composto quasi esclusivamente da frammenti di rocce vulcaniche, denominato “chiancone” che qui si è fermato per aver incontrato il mare. Un terreno originatosi da quei movimenti che hanno determinato la formazione della Valle del Bove che proprio da Contrada Gancia si può osservare in tutta la sua larghezza, in tutta la sua bellezza.

Oggi la parte immediatamente a monte è una distesa di cardi con lembi di vegetazione mediterranea e qualche particolarità vegetale, anni di abbandono hanno degradato l’area; ma pensate a undici ettari di bosco mediterraneo, intersecato da sentieri naturali dove il visitatore può scorgere l’imponente mole dell’Etna e dall’altro lato il blu del Mare Jonio.

Basterebbe poco per fare di Contrada Gancia un sito veramente esclusivo!!!! Un parco sub-urbano da lasciare in eredità alla future generazioni. Altre amministrazioni con amministratori lungimiranti farebbero di Contrada Gancia uno dei punti di forza per la valorizzazione del proprio territorio, qui forse si farà l’ennesima colata di cemento, l’ennesimo scempio edilizio sia che si tratti di alberghi, di case o di altro.

Noi siamo totalmente contrari alla vendita di Contrada Gancia a privati, perché siamo fermamente conviti che i nostri interessi non coincidano con quelli di un acquirente. Per questo ci siamo costituiti insieme ad altre associazioni presenti sul territorio, ma anche insieme a tanti cittadini di Riposto in un:

Comitato per la salvaguardia di Contrada Gancia

per questo invitiamo tutti quanti a visitare la zona e ad aiutarci a difenderla.

martedì 18 agosto 2009

Videoclip su Contrada Gancia

Relevance of the Chiancone volcaniclastic deposit in the recent history of Etna Volcano

Copyright © 1996 Published by Elsevier Science B.V. - Research paper


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Sonia Calvaria, Corresponding Author Contact Information, E-mail The Corresponding Author and Gianluca Groppellib

a Istituto Internazionale di Vulcanologia, Piazza Roma 2, 95129, Catania, Italy

b Università degli Studi di Milano, Via Mangiagalli 34, 20133, Milano, Italy

Received 20 June 1995;
accepted 1 March 1996. ;
Available online 6 May 1999.

Abstract

The Chiancone (CH) deposit is a volcaniclastic fan on the eastern flank of Mt. Etna. It crops out from the exit of the depression of the Valle del Bove (350 m a.s.l.) to the sea in an area which covers about 40 km2, with a maximum thickness of about 30 m and a slope of 3–4 ° towards the east. The total volume of the deposit is unknown because the base does not crop out, but some geophysical data suggest a maximum thickness of about 300 m, leading to an estimated maximum volume of about 12 km3 which is comparable to the volume of the Valle del Bove (VDB). Since this horseshoe-shaped valley is considered to be the CH's source region, a study of this deposit may allow an understanding of the mechanisms responsible for the origin of the VDB. On the basis of stratigraphic and sedimentary studies we divided the CH sequence into two main parts. The basal portion (Lithofacies 1) is visible only along the coast and has a width of about 6.5 km, a thickness of 1–4 m, and appears as an indurated horizontal deposit with a flat, locally eroded upper surface. We consider Lithofacies 1 as a huge mud flow which may be associated with an important eruptive event. The upper part (lithofacies 2–5) is mainly composed of fluvial beds (63% of measured thicknesses) that we attribute to events reworking the previously deposited layers. The less abundant (23%) very coarse-grained lenses were caused by fluvial floods. Thin and discontinuous pyroclastic layers are accidentally (3%) interbedded into the sequence. The upper portion of the CH sequence is up to 30 m thick and formed after 7590 ± 130 yr B.P. as established by our new radiocarbon dating. When the chemical data obtained on lava blocks sampled from lithofacies 1–4 are compared with products of older eruptive centres it may be argued that the major direction of transport occurred from west to east and involved erosion of those old eruptive centres which were located in the central-northern part of the VDB. Our data suggest the occurrence of an important eruptive event at least 7590 yr B.P. which may be associated with the deposition of the huge basal mud flow. This event was followed by fluvial reworking and deposition at a rate of at least 4 mm/yr. Extending this deposition rate to the whole thickness of the CH deposit (300 m) would imply a maximum age of 80,000–70,000 yr B.P. However, the deposition rate of the hidden part of the CH deposit was almost certainly much greater than 4 mm/yr implying an age for the onset of the CH sequence significantly less than 80,000–70,000 yr B.P. This very strongly suggests that the Trifoglietto volcano (which is older than 80,000 yr) was not involved in the opening of the VDB and the formation of the CH deposit. It also suggests that the first event of the opening of the VDB was much older than the 5000 yr proposed by some authors. It is possible that the CH was deposited during, or slightly later than, the life-span of the Ellittico volcano (40,000–15,000 yr B.P.).
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• References

Corresponding Author Contact InformationCorresponding author. Phone: 39 95 448 084. Fax: 39 95 435 801.

sabato 8 agosto 2009

mercoledì 8 luglio 2009


La Sicilia, 8 luglio 2009

venerdì 26 giugno 2009

sabato 30 maggio 2009


La Sicilia, 30 maggio 2009

martedì 5 maggio 2009

Lettera aperta al Sindaco di Riposto

Egregio Signor Sindaco,
abbiamo appreso, durante l’assemblea pubblica del 27 Aprile c.a., che la Sua Amministrazione intende vendere il terreno di proprietà comunale sito in Contrada Gancia tramite bando pubblico. Non possiamo non ricordare che grazie all’intervento di amministratori Suoi predecessori, attenti alla difesa del territorio da illegali speculazioni, il terreno in oggetto fu acquisito al patrimonio comunale. Nel corso degli anni proposte e convegni di cittadini ed associazioni interessate al recupero con finalità ambientalistiche di aree abbandonate, hanno concordemente individuato nella realizzazione di un parco pubblico sub-urbano il logico e naturale indirizzo d’utilizzo di questo terreno comunale.
La filosofia che ha ispirato e continua a ispirare tale indicazione si basa sulla ferma convinzione che questo bene della collettività debba continuare a restare nella disponibilità della nostra comunità ripostese e non solo.
Ricordando che nella delibera adottata dal Consiglio Comunale in data 15/03/2007 si ribadiva l’impegno a “…. programmare un confronto con l’Amministrazione relativamente ai criteri di utilizzo del terreno di contrada Gancia reso notevolmente rilevante dalla nuova destinazione urbanistica”, la Sua decisione di procedere alla vendita mediante bando pubblico, senza aver attentamente meditato con la cittadinanza benefici e rischi (innumerevoli sono gli scempi ambientali perpetrati in zone a noi vicine) che potrebbero determinarsi, ci lascia estremamente perplessi.
Per tutto ciò Le chiediamo a gran voce di rinviare la pubblicazione di detto bando e promuovere con la cittadinanza un confronto democratico in direzione di scelte largamente condivise. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere questa e le prossime iniziative che abbiamo in programma.

Firmatari:

Archeoclub Giarre-Riposto, Circolo Gramsci Riposto, L’Agorà, Legambiente – Sub, Omega3, Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Catania, Scout CNGEI Riposto, WWF Jonico-Etneo

Giuseppe Amata, Carmelo Ardizzone, Nino Battaglia, Sara Bellalba, Rita Bergancini, Stefania Botta, Alfio Calabrò, Alfio Caltabiano, Giuseppe Caltabiano, Giuseppe Cannavò, Tullio Cosentino, Franco Costarelli, Paolo Daniele, Alfio Foti, Maria Foti, Orazio Foti, Venera Grasso, Piero Guarnotta, Enza Licciardi, Maurizio Marano, Filippo Messina, Pippo Patanè, Pietro Pavone, Maria Pennisi, Maria Pia Russo, Giovanni Salici, Ketty Samperi, Salvatore Santoro, Giovanni Toldonato, Anna Vasta, Rosario Zappalà, Nello Patti, Cinzia Maria Piazza