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venerdì 26 giugno 2009

Pubblicato da Comitato Salviamo Gancia alle 20:23 Nessun commento:
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Salviamo Contrada Gancia

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CONTRADA GANCIA E I NOSTRI SOGNI

Abbiamo un sogno. Che non sparisca il terreno agricolo che circonda le nostre città per lasciare il posto a condomini, villette e villettine, in ordine sparso o a schiera, resort, complessi turistico-alberghieri, bed& breakfast, agriturismi, per i quali spesso è sufficiente ristrutturare l’esistente. Che non sparisca il verde sommerso dal cemento.

Abbiamo un sogno. Che non spariscano gli spazi pubblici naturali dove correre giocare passeggiare fare picnic; respirare aria pura ascoltare il silenzio leggere pensare; vivere l’esperienza della bellezza.

Abbiamo un sogno. Che anche da noi si possa dire che esistono i parchi "mangia Co2", come quelli che stanno sorgendo in tutta Italia, anche in Sicilia (dieci ettari contro i gas serra creati da Legambiente e Kyoto Club sulle Madonie). Che anche noi contribuiamo a difendere il clima, concretamente non a parole.

Eppure, ci viene detto, tutto questo è destinato a rimanere un sogno. Cambia, è già cambiata la destinazione d’uso dei terreni agricoli, ora divenuti dappertutto edificabili, i Comuni lucrano sull’ICI, il cemento trionfa.

Ma il Comune di Riposto va oltre. Entrato in possesso anni fa di un terreno in contrada Gancia (11 ettari in un luogo, ricordiamo a chi non lo conoscesse, di grande bellezza paesaggistica e importanza naturalistica) a seguito di esproprio per lottizzazione abusiva di privati decide di lottizzare, secondo le regole stavolta, in proprio. E il parco tematico di cui si parlava al momento dell’esproprio? Era solo la motivazione nobile di tutta l’operazione, con tanto di forum dei cittadini, proposte e controproposte?. Era solo un’illusione? Noi a questa illusione abbiamo creduto, crediamo ancora.

Ai realisti che ci ammoniscono e parlano di valorizzazione e di investimenti in altri campi ricordiamo che la terra non edificata, il verde, soprattutto quello pubblico, stanno diventando beni sempre più rari. Di qui il loro valore, non reintegrabile una volta perduto, di qui l’esigenza di tutelarli, soprattutto in quella prospettiva turistica da più parti invocata.

Questo per noi è il vero investimento prioritario, quello che tutela la natura, il pubblico, il bello.
Sarebbe una beffa che un luogo così suggestivo e così naturalisticamente importante, già sottratto alla speculazione privata, vada nuovamente perduto per i cittadini! A chi ci chiede progetti concreti rispondiamo che prima va condiviso il sogno, l’idea di sviluppo che esso contiene.

Se si è realizzato altrove, può ben realizzarsi a Riposto!